Ricorso di ASGI contro lo sviamento di 2,5 milioni di euro dal c.d. Fondo Africa

Supporto tecnico alle autorità libiche per la gestione delle frontiere con fondi destinati a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani. ASGI (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) al TAR : E’ sviamento di potere.  Aggiungiamo la testimonianza di Sea Watch di come le motovedette libiche operano in mare, senza alcun rispetto per le vite umane. dal programma delle IENE di domenica 19 novembre 2017.

Il 14 novembre 2017, per il tramite delle avvocate Giulia Crescini e Cristina Laura Cecchini, l’ASGI ha impugnato davanti al Tribunale Amministrativo del Lazio  il Decreto 4110/47 con il quale il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale ha accordato al Ministero dell’Interno un finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro per la rimessa in efficienza di 4 motovedette, la fornitura di mezzi di ricambio e la formazione dell’equipaggio. Tutte attrezzature ed attività da destinare alle autorità libiche.

La vicenda contribuisce a rendere ancora più evidente come siano attuate nel concreto le politiche di gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale grazie al finanziamento delle stesse da parte dell’Italia verso la Libia .

L’attività di sostegno alle autorità libiche, infatti, rende palese la responsabilità del Governo italiano, tanto nelle operazioni di respingimento condotte dal governo libico su delega del governo italiano, quanto nell’aggravamento delle condizioni di vita di migranti e rifugiati in Libia, dove gli stessi sono sottoposti a trattamenti disumani e degradanti, e la cui vita è posta in pericolo, in totale spregio degli artt. 2 e 3 della Convenzione dei Diritti dell’Uomo.

“Riteniamo necessario mettere in discussione le politiche attuate dalle autorità italiane ed europee, le quali finanziano direttamente ed indirettamente le autorità libiche, le rafforzano con attrezzature e strumentazione” affermano le avv. Giulia Crescini e Cristina Laura Cecchini dell’ASGI “ L’Italia e l’Unione Europea, in questo modo, delegano il controllo della frontiera alle autorità libiche, di fatto impedendo le partenze, rendendo la fuga dei migranti dalla Libia ancora più pericolosa anche grazie alla strumentazione che inevitabilmente è utilizzata dalle autorità libiche per attaccare le navi delle ONG durante le operazioni di soccorso, rendendo ancora più drammatiche le condizioni di vita dei migranti.”

“Occorre al più presto tornare nell’ambito di un dibattito democratico sul tema e disdettare formalmente e quanto prima l’accordo tra Governo Gentiloni e Al Serraj, così come quelli con altri soggetti in Libia che non diano garanzie di agire nel rispetto dei diritti fondamentali della persona ” concludono le legali dell’ASGI (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione).

In particolare dal punto di vista giuridico la vicenda è caratterizzata da chiare e gravi illegittimità.

Info sul sito ASGI (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione)  https://www.asgi.it/asilo-e-protezione-internazionale/libia-italia-ricorso-fondi-cooperazione/ 

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Aggiungiamo la testimonianza di Sea Watch di come le motovedette libiche operano in mare, senza alcun rispetto per le vite umane. dal programma delle IENE di domenica 19 novembre 2017.

https://www.iene.mediaset.it/video/ecco-come-i-libici-operano-in-mare_12800.shtml?r=q1-f0d39791ffbf37e9bc96672228010237914c94db07eaf5f93477968dd65b853c

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Servizio di Report Rai -puntata del 20/11/2017

Un mare di ipocrisia

di Claudia Di Pasquale

La rotta migratoria del Mediterraneo centrale dalla Libia verso l’Italia rappresenta l’80% dei flussi migratori dal Nord Africa verso l’Europa. Dal 2011 a oggi in Italia sono sbarcati oltre 700.000 migranti; quest’estate i flussi sono drasticamente crollati, per poi riprendere in questi giorni. Cosa è accaduto in Libia? Quali sono le politiche adottate dall’Europa e dall’Italia per gestire i flussi migratori e contrastare il traffico di esseri umani? Dall’addestramento della guardia costiera libica al ruolo svolto dalle ong, fino alle missioni dell’Unhcr, il servizio cercherà di capire cosa sta succedendo oggi nel Mar Mediterraneo.

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-e3dee0c8-6993-4b11-ada6-e83a4b99b816.html

 

 

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