8 marzo, presidio per la Pace a Trento

8 marzo, presidio per la Pace a Trento

Il gruppo “Donne per la Pace – Trento” invita venerdì 8 marzo a un presidio per la Pace in Piazza Pasi alle ore 16.00 Trento

“Noi, le donne del mondo, vediamo con apprensione e angoscia la situazione presente in Europa che

rischia di coinvolgere l’intero continente, se non l’intero mondo, nei disastri e negli orrori della guerra. In questa terribile ora, quando il destino dell’Europa dipende da decisioni che noi donne non abbiamo il potere di formare, noi, assumendo la responsabilità che ci viene dall’essere madri delle generazioni future, non possiamo rimanere passive. Benché siamo sul piano politico prive di potere, richiamiamo con forza i governi e coloro che questo potere detengono nei nostri differenti Paesi ad allontanare il pericolo di una catastrofe che non avrà paragone.”

Riprendiamo le parole delle “Antenate” scritte per la Conferenza di Pace dell’Aja 1915 a un anno dallo scoppio della prima guerra mondiale, le riprendiamo perché ci appartengono e danno voce alla nostra angoscia, alla nostra preoccupazione per l’addensarsi di nubi nere sui cieli d’Europa, del Medio Oriente e del mondo con una escalation di massacri e guerre che nessuno vuole fermare.

Pensiamo che la guerra non sia compatibile con i diritti fondamentali dell’umanità e temiamo che gli arsenali militari di cui oggi gli Stati dispongono mettano in discussione l’esistenza della vita in tutte le sue forme. La spesa militare è aumentata esponenzialmente sottraendo risorse alla spesa sociale e nei Paesi Nato si parla apertamente di economia di guerra.

Vogliamo ridare realtà al sogno dell’ONU, nata dopo le due guerre mondiali per “salvare le future

generazione dal flagello della guerra”. Vogliamo che torni a vivere l’obiettivo fondante dell’Europa: la pace.

Vogliamo che “il ripudio della guerra” contenuto nell’articolo 11 della nostra Costituzione venga rispettato.

Noi continuiamo ad impegnarci insieme a tutte/i le persone convinte che il diritto alla pace sia la base indispensabile di tutti i diritti e chiediamo con forza:

– la messa al bando delle armi nucleari

– la riconversione dell’industria bellica, che trae immensi profitti dai conflitti armati

– la riduzione delle spese militari a favore della spesa sanitaria, per l’istruzione, per la tutela dell’ambiente e per una difesa civile non violenta

– l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza

– la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi la fine dell’assedio di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari

– il riconoscimento dei diritti dei palestinesi, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania

– la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di liberà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera

– il riconoscimento del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori di coscienza, renitenti, disertori, profughi, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni contesto e nazione

– il rafforzamento dell’azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei contesti di violenza

strutturale (Afghanistan, Myanmar, Nagorno Karabakh, Iran…)

– lo stanziamento dello 0,7 del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo

– la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre in Medio Oriente e in Africa, che coinvolgono milioni di persone, che vengono uccise, espulse dalle proprie case, impoverite, costrette alle migrazioni forzate

Donne per la Pace – Trento

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