Manifesti a Rovereto – visioni sull’immigrazione e regolarizzazione

Manifesti a Rovereto – visioni sull’immigrazione e regolarizzazione

La nuova fotografia delle condizioni dei rifugiati e dei richiedenti asilo è bene descritta ”Rapporto annuale 2020″ redatto dal Centro Astalli su coloro che hanno trovato assistenza nell’ultimo anno presso le sue strutture presenti in tutto il paese. Il Rapporto 2020 descrive il Centro Astalli come una realtà che, grazie agli oltre 500 volontari, , si adegua e si adatta ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che fa fatica a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, cerca di giungere in Italia.

 

Il quadro che ne emerge rivela quanto oggi sia alto il prezzo da pagare in termini di sicurezza sociale per non aver investito in protezione, accoglienza e integrazione dei migranti. E mostra come le politiche migratorie, restrittive, di chiusura – se non addirittura discriminatorie – che hanno caratterizzato l’ultimo anno, acuiscono precarietà di vita, esclusione e irregolarità, rendendo l’intera società più vulnerabile.

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E SULLA SITUAZIONE DEI MIGRANTI IN VIA DI REGORALIZZAZIONE?

Segnaliamo il comunicato della campagna “Siamo qui – Sanatoria subito: “Questa regolarizzazione è una bufala!”

Il 1° giugno ha preso ufficialmente il via la procedura per l’emersione/regolarizzazione dei migranti presenti sul territorio nazionale. Se ad una prima lettura del decreto legge avevamo espresso un parere estremamente negativo, ora, dopo giorni di sportelli informativi e di osservatorio sulle procedure, possiamo dire con estrema certezza che le norme approvate sono un inganno per le migliaia di migranti in attesa della possibilità di emergere dalla condizione di annullamento civile e sociale in cui sono costrett*. Non solo lasceranno migliaia di persone senza permesso di soggiorno e senza diritti, ma produrranno discriminazioni, indurranno i migranti che hanno già un posto di lavoro ad abbandonarlo con il miraggio di regolarizzarsi nei limitati settori economici previsti dal decreto legge, alimenteranno le speculazioni ed i raggiri ai danni di migranti costrett* a cercare contratti di lavoro che vengono fatti pagare anche 8.000 euro!Questo è il pessimo prodotto della scelta governativa che invece di affrontare il problema nella sua interezza e dal punto di vista primario dei diritti e delle garanzie, ha deciso di muoversi solo per provare a soddisfare le immediate esigenze del sistema economico e produttivo.

Fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 con la Campagna “Siamo qui – Sanatoria Subito!” abbiamo sostenuto che l’urgenza da affrontare era un’altra, quella dei diritti e della dignità delle persone, quella delle condizioni materiali di esistenza di chi è costretto all’invisibilità, a vivere senza alcuna prospettiva se non quella dello sfruttamento schiavistico, dei ricatti, della privazione della libertà per il solo fatto di non avere i documenti in regola.

Come se non bastasse, mentre le procedure sono già in corso, vengono volutamente mantenute nell’incertezza parti della normativa confuse e ambigue, che consentiranno interpretazione restrittive e arbitrarie da parte degli uffici preposti alla gestione e decisione delle pratiche.

Vogliamo invece riportare l’attenzione generale sui diritti della persona, ovvero il titolo di soggiorno anche slegato dal lavoro, un degno salario, la casa, l’accesso al welfare ed in particolare la garanzia del diritto alla salute, completamente assenti dal dibattito pubblico.

Considerato che solo in pochi potranno usufruire della norma “Emersione di rapporti di lavoro”, ribadiamo che la regolarizzazione deve essere generalizzata per tutti/e coloro che si trovano in condizione di irregolarità o di precarietà giuridica. Continuiamo per questo a richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per tutti e tutte di almeno un anno, rinnovabile e convertibile in altro titolo di soggiorno che veda come unico requisito la presenza in Italia.

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