1 dicembre -a Roma corteo ‘Acqua pubblica, ci metto la firma!’
Il 22 marzo si ricorda nel mondo la giornata mondiale dell’acqua. Oggi sulla Terra più di un miliardo e trecento milioni di persone non ha accesso all’acqua potabile. Fra pochi anni saranno 3 miliardi! Il principale responsabile di tutto ciò è il modello liberista che ha prodotto una grande disuguaglianza nell’accesso all’acqua e persegue l’obiettivo di trasformare il diritto in un bisogno per poter essere soddisfatto dal mercato.
Gli effetti della mercificazione dell’acqua e dei servizi pubblici sono sotto gli occhi di tutti:degrado, spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della qualità del servizio, aumento delle tariffe, riduzione dei finanziamenti per gli investimenti, diseconomicità della gestione, espropriazione dei saperi collettivi, mancanza di trasparenza e democrazia. Solo una proprietà pubblica e un governo partecipato da parte delle comunità locali garantiscono la tutela della risorsa, il diritto e l’acqua il diritto di tutti all’accesso all’acqua e la sua conservazione per le generazioni future.
Per questo anche a Rovereto – nella settimana nazionale di sostegno alla campagna nazionale www.acquabenecomune.org – si avvia la raccolta firme a sostegno della proposta nata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua per dare al Paese un nuovo strumento: una legge d’iniziativa popolare con gli obiettivi di tutela della risorsa acqua, di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e di gestione dello stesso attraverso strumenti di democrazia partecipativa.
I due momenti previsti sono:
venerdì 23 marzo alle ore 20.00 alla Cena povera, promossa dai gruppi missionari che si svolge sera presso la Sala Cristina della parocchia della Sacra Famiglia
sabato 24 marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso P.zza delle Erbe all’interno della cornice del mercatino del biologico.
La legge d’iniziativa popolare in 10 punti
1. l’acqua è un bene comune ed un diritto universale della persona
2. l’acqua è un bene finito da tutelare e conservare
3. ogni territorio deve definire un bilancio idrico che preservi la risorsa e la sua qualità
4. il servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza economica, sottratto alle leggi del mercato e finalizzato ad obiettivi di carattere sociale e ambientale
5. il servizio idrico integrato deve essere gestito esclusivamente attraverso enti di diritto pubblico
6. entro tempi certi devono terminare tutte le gestioni affidate a privati, a società miste pubblico-privato e a società a totale capitale pubblico
7. 50 litri per persona è il quantitativo minimo vitale giornaliero garantito e gratuito
8. i lavoratori del servizio idrico e gli abitanti del territorio partecipano attivamente alla gestione del servizio idrico integrato
9. il servizio idrico è finanziato con la riduzione delle spese militari, con la lotta all’evasione fiscale, con tasse ambientali di scopo
10. un fondo nazionale finanzia progetti per l’accesso all’acqua potabile nel sud del mondo
Per informazioni: Gruppo Ambiente e Nonviolenza – c/o Centro di Educazione Permanente alla Pace –
via Vicenza, 5 Rovereto – sito www.ganga.tn.it tel. 0464 423206
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