Control Arms: 80 governi partecipano alla consultazione, sostegno di Ban Ki Moon
Due settimane fa, nel corso di una conferenza svoltasi al Palazzo di vetro, lo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha espresso il proprio sostegno al Trattato sul commercio delle armi che costituisce la principale richiesta della campagna Control Arms: “Alla fine dello scorso anno, le Nazioni Unite hanno dato il via a un processo multilaterale di negoziazione di questo Trattato. L’obiettivo è quello di stabilire standard internazionali comuni per l’importazione, l’esportazione e il trasferimento di tutte le armi convenzionali. Un Trattato del genere potrà dare un grande contributo al raggiungimento degli obiettivi mondiali umanitari, di diritti umani e di sviluppo” – ha affermato Ban Ki-Moon.
I promotori della campagna Control Arms sottolineano come l’azione della società civile internazionale sia stata uno dei principali fattori del successo finora conseguito nel processo di preparazione del Trattato. La campagna ha coordinato oltre 100 ‘Consultazioni popolari’ nel mondo, Italia compresa, in cui persone comuni hanno espresso la propria opinione sui contenuti del Trattato. I governi della maggior parte dei paesi in cui queste ‘Consultazioni popolari’ hanno avuto luogo, hanno presentato i loro pareri sul Trattato alle Nazioni Unite. “L’insieme di questi pareri costituisce un massiccio sostegno a un Trattato che protegga i diritti umani e lo sviluppo sostenibile e rafforzi la sicurezza regionale” – notano i promotori.
Terminata la raccolta di questi pareri, il Segretario generale dell’Onu istituirà un Gruppo di esperti governativi che, nel 2008, inizieranno formalmente la stesura del Trattato. La settimana scorsa, due importanti organismi regionali hanno espresso a loro volta sostegno alla proposta di Trattato. La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) e il Consiglio dell’Unione europea hanno dichiarato pubblicamente di sostenere i passi volti a stabilire regole stringenti per un commercio globale di armi piu’ responsabile. La campagna Control Arms, apprezzando queste dichiarazioni, auspica che tutti i governi del mondo assicurino che i diritti umani, il diritto internazionale umanitario e lo sviluppo sostenibile rappresentino il perno del Trattato.
Solo in questo modo, spiegano, sarà possibile salvare vite umane. La campagna Control Arms si augura, infine, che dalle riunioni previste nei prossimi mesi per l’Unione africana, la Comunità per lo sviluppo dell’Africa meridionale e il Forum delle isole del Pacifico arrivi un analogo sostegno alla proposta di Trattato.
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