Le spese militari crescono dell’11% secondo la campagna Sbilanciamoci

Troppe promesse non mantenute e ancora troppi soldi per la guerra, o come si usa dire meglio per la difesa. Le associazioni che aderiscono alla campagna “Sbilanciamoci” si dichiarano molto scontente della lievitazione delle spese militari che nonostante le dichiarazioni in senso opposto rilasciate nei giorni scorsi dal ministro Parisi confermano una decisa crescita rispetto all’anno passato. Oltre all”intervento di Giulio Marcon, che ha illustrato in generale tutta la manovra del governo Prodi, è intervenuto questa mattina anche Massimo Paolicelli, presidente dell’associazione Obiettori non violenti: “Le spese militari – ha detto – crescono perché sono stati rilanciati in modo pesante gli investimenti in sistemi di armamento, navi e aerei militari”.

 

 

La finanziaria 2008, spiegano infatti i curatori del rapporto di Sbilanciamoci, prevede un aumento di oltre l’11% rispetto all’anno precedente. Si tratta cioè di più di 2 miliardi di euro. Analizzando la tabella relativa al bilancio della difesa, si registra infatti una crescita di oltre 700 milioni di euro, mentre nella legge finanziaria ci sono oltre 2 miliardi e 400 milioni in più destinati soprattutto agli armamenti. Nel dettaglio: 155 milioni per le fregate Freem, 968 milioni per gli intercettori Eurofight. Le contraddizioni rispetto alle scelte strategiche sono evidenti, anche perché è lo stesso ministero della Difesa ad ammettere che persistono sprechi. Ci sono per esempio 40 mila marescialli in esubero, ma finora non è stato approntato nessun provvedimento per affrontare il problema. Sbilanciamoci giudica poi insufficiente il capitolo del servizio civile. E’ vero che c’è stato un incremento, ma i 303 milioni stanziati non saranno sufficienti a soddisfare tutte le richieste.

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