Omicidio razzista di Fermo – Rovereto solidarizza con don Vinicio Albanesi

Siamo sconvolti, ma dobbiamo farci responsabilmente carico di un durissimo colpo inflitto al nostro vivere civile. Lavoreremo perché la cultura della solidarietà e dei diritti permei ogni livello della società.

All’indomani dell’omicidio razzista del cittadino nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, avvenuto a Fermo il 5 luglio, le associazioni e i volontari del Comitato per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto esprimono forte indignazione.

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Invitiamo ad essere presenti

sabato 9 luglio alle ore 11.00
di fronte al Tribunale di Rovereto:
si terrà un flash mob per reagire all’intolleranza e all’indifferenza!

 

“Fa rabbrividire il fatto che un uomo, scampato insieme alla sua fidanzata al terrore di Boko haram in Nigeria abbia trovato la morte in Italia, per mano di un aggressore spinto da motivi di odio razziale”.

 

Forte vicinanza alla Comunità seguita da don Vinicio Albanesi a Fermo. Emmanuel Chidi Nnamdi era ospite del seminario insieme alla sua compagna Chimiary,  da otto mesi, nel progetto di accoglienza gestito dalla Fondazione Caritas in veritate di don Albanesi.

Le espressioni xenofobe e razziste trovano sempre più spazio nei luoghi e nei discorsi istituzionali, nei titoli e nei contenuti di non pochi articoli e soprattutto in quella terra di nessuno che è l’ambiente online, dove ormai il vocabolario dell’odio è pratica quotidiana, assurdamente spacciato e rivendicato per libertà d’espressione. Il tutto accompagnato, non poche volte, da distinguo, giustificazioni, minimizzazioni e dal mancato riconoscimento del movente d’odio.

C’è da augurarsi che la condanna e l’indignazione, una volta tanto unanimi e non selettive, che l’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi ha suscitato producano un cambiamento profondo e duraturo, spingano i seminatori di odio a riflettere sulle loro responsabilità e consentano alle voci dell’accoglienza di prevalere su quelle dell’intolleranza”.

Sosteniamo e invitiamo ad aderire alla petizione che chiede al Governo italiano di riconoscere la cittadinanza italiana a Chimiary che a 24 anni, è rimasta completamente sola in un Paese straniero e con un gesto di estrema umanità, ha autorizzato anche l’espianto degli organi del marito. Aiutiamo Chinyery! Per farla sentire parte di noi. Per farle sentire che il nostro Paese la accoglie e la abbraccia.

Firma a questo indirizzo

https://www.change.org/p/emmanuel-diamo-la-cittadinanza-italiana-a-chinyery-angealfa-quirinale?source_location=discover_feed

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1 Comment

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