Fiaccolata e appello per il diritto alla mobilità
31 dicembre 2016 – Capodanno solidale
Dopo aver visto insieme la proiezione del film-documentario ‘Io sto con la sposa’ si è tenuta la tradizionale fiaccolata dell’ultimo dell’anno – quest’anno ribattezzata “per l’Accoglienza, la Pace, la Nonviolenza attiva, il Disarmo e contro il terrorismo” – che ha visto la partecipazione di duecento persone che hanno ricordato il record negativo di naufragi nel Mediterraneo.
Le associazioni hanno raccontato con l’aiuto di Silvia Valduga, operatrice del Punto d’Approdo, le esperienze di accoglienza e comunità portate avanti in Vallagarina. Nel contempo hanno ricordato la drammaticità dell’anno appena concluso. Il 2016 verrà ricordato infatti anche per il ritorno dei controlli alle frontiere, che hanno ridisegnato la mappa dell’accoglienza nei paesi europei, e per i contestati accordi bilaterali fatti con alcuni paesi di origine e transito (Turchia, Afghanistan, Sudan ) per controllare il flusso verso l’Europa.
La fiaccolata ha rilanciato un vero appello: “Servono corridoi umanitari e un reale impegno allo sviluppo nei paesi di origine. Finora gli accordi con i paesi di partenza hanno avuto solo l’obiettivo di ridurre i flussi. Un atteggiamento fallimentare di chiusura: serve una politica più lungimirante. Chiudersi nella fortezza Europa non porta a nulla, bisogna invece mettere insieme le esigenze di tutela e accoglienza di tutti i paesi”.
Le offerte raccolte sono state devolute al un laboratorio di artigianato che a Lesbos (Grecia) produce borse utilizzando i salvagenti lasciati sulle spiagge. Questo laboratorio -dove una sarta in pensione condivide con i migranti arrivati sull’isola le proprie competenze, in uno spazio di crescita e interscambio davvero interessante- è inserito in uno spazio più ampio dove vengono offerti corsi di lingua e di danza, un luogo di ritrovo e creazione di legami fra la città e i nuovei arrivati.
La fiaccolata si è snodata verso la stazione dei treni con brevi letture simulando il viaggio dei tanti migranti. La conclusione della serata si è tenuta presso il QuerciaLab nella struttura che ospita i richiedenti asilo su via Abetone (Hote Quercia) ed è stata animata dalle immancabili balli condotti da Marco Paniz dell’associazione Danzare la Pace.
La conclusione della serata si è tenuta presso il QuerciaLab nella struttura che ospita i richiedenti asilo su via Abetone (Hote Quercia) e sarà affidata agli immancabili balli condotti da Marco Paniz dell’associazione Danzare la Pace.
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