Punti fermi per la pace – lettera aperta dal presidio

Siamo il gruppo di donne e uomini che promuove e mantiene il presidio permanente ogni sera dalle 19,30 alle 22,30 davanti a Palazzo Chigi: scriviamo per spiegare le ragioni e i modi della nostra protesta e per invitare chiunque vi si riconosca a partecipare. La situazione attuale, dopo gli eventi degli ultimi tre anni, ha superato una soglia di gravità mai vista in precedenza e ci fa sentire ostaggi di circuiti della violenza che non sappiamo fronteggiare.

 

 

 

La guerra e il terrorismo hanno invaso la nostra vita quotidiana e l’hanno inserita in una persistente cornice di violenza, paura, ansia di sicurezza. n questo contesto si situano le azioni nonviolente che dovrebbero essere capaci di una lettura lucida di ciò che accade, organizzate ed efficienti nella costruzione e nel perseguimento della pace.

Il “movimento” attualmente fatica a sviluppare queste caratteristiche e spesso ci troviamo in balia degli eventi, costretti a reagire al singolo fatto che ci tocca ed emoziona.

 

Per questo abbiamo deciso di intentare una azione di pressione forte e soprattutto continuata e nonviolenta davanti al luogo di potere per eccellenza, Palazzo Chigi. La permanenza è ciò che caratterizza la nostra azione e abbiamo cercato di sottolinearlo anche nei cartelli che esponiamo: “un punto fermo per la pace” e “stiamo per andar via”.

Il presidio si sente profondamente vicino ai quattro operatori di “Un ponte per..” e “Intersos” soprattutto in questi momenti di ansia per la loro sorte. Si vogliono in ogni caso tenere distinte le questioni contingenti dalla richiesta forte che si esprime: stop ai bombardamenti e ritiro immediato delle truppe italiane dall’Iraq. Questa è per noi la priorità e non può essere rimandata a un ipotetico “dopo”.

 

Siamo convinti che per qualche tempo (difficile dire quanto) non ci sarà nessun “dopo”. L’emergenza e l’allarme sono e saranno permanenti, regola non eccezione. Ed anche la nostra presenza lo sarà. Una presenza costante, un modo più fermo di manifestare il dissenso e di far capire da che parte stiamo. I principi che ispirano la nostra azione sono quelli della nonviolenza intesa come forma di lotta contro l’ingiustizia. Invitiamo chiunque si riconosca nelle nostre motivazioni a partecipare ed a farlo in modo creativo, a re-inventarsi per chiedere il ritiro delle truppe, per denunciare la violazione della costituzione, l’illegalità della guerra preventiva e diventare dei punti fermi per la pace. Per la durata del presidio ci riconosciamo nella sigla con cui ora firmiamo la lettera…

 

Art. 11
Sana e robusta COSTITUZIONE

Per contatti Massimo Dall’Olio: 3394422345 – artundici@libero.it

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4 Comments

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