Riuscita la pedalata, Azzolini vago nel confronto

Riuscita la pedalata

Una buona presenza se si considerano le temperature e il ponte festivo. Presenti famiglie e cittadini comuni in rappresentanza di tutte le età: ragazzi, adulti e anziani uniti per chiedere una città a portata di pedale, una città da poter percorrere in sicurezza senza essere penalizzati da un traffico soffocante, causa di polveri sottili tanto nocive per la salute.

 

 

 

La ‘pedalata’ per le vie della città ha constatato la precaria situazione delle ciclabili: a partire da Via Dante con ciclo via non in sicurezza e a senso unico; per poi passare in Via Paoli e Via Barattieri in cui la ‘ciclovia’ è completamente assente; per proseguire poi per Corso Bettini dove è necessario allargare e rendere sicura la via ciclabile e impedire sulla stessa il parcheggio temporaneo delle automobili che non vengono mai multate. Scendendo verso la stazione dei treni sono state percorse strade non servite da ciclabili rendendo insicuro il percorso visto che nessun spazio è previsto per le biciclette. La situazione si fa ancora più difficile nella rotonda di fronte alla stazione.

 

La sosta alla stazione dei treni è stata occasione per mandare un pensiero di solidarietà alle popolazioni della Val di Susa che in queste ultime settimane hanno subito aggressioni – non solo verbali – nella loro resistenza nonviolenta alle decisioni imposte dall’alto. Da tutti i partecipanti alla pedalata è stata firmata e inviata una cartolina di solidarietà ai valsusini con lo slogan “No Tav, Si alla Democrazia, Si Treni, Si biciclette”. Il gesto di solidarietà non è stato condiviso dall’Assessore Azzolini che ha dimostrato verbalmente la sua distanza nel non voler ‘perdere tempo’ nel commentando i gravi fatti di repressione che sono accaduti in Val di Susa per mano delle forze dell’ordine nei confronti dei Sindaci e degli abitanti che pacificamente stavano presidiando il luogo dei sondaggi.

 
Arrivati alla sala della Roggia si è tenuto un confronto tra i partecipanti partendo dalla situazione attuale delle ciclabili e prendendo spunto dalle esperienze di Ferrara e Bolzano presentate da Arianna Tosi dell’associazione Nettare. Passaggio necessario è la promozione di una cultura della bicicletta che faccia crescere nella cittadinanza la consapevolezza dell’importanza della bicicletta nella mobilità quotidiana in modo da rendere più vivibile la nostra città con meno costi ambientali e maggior vantaggi sociali.

 

“Ma è chiaro che non basta mettere in sicurezza i tratti di ciclabile esistenti” dicono gli organizzatori commentando l’intervento dell’Assessore Azzolini che “è rimasto vago sull’intenzione di voler creare una rete di ‘ciclovie’ che metta in comunicazione le periferie con il centro”. Si è parlato della zona di Lizzanella e di Lizzana per le quali occorre una via ciclabile su Via Benacense che permetta un andata e ritorno in sicurezza (visto che ora il cittadino-ciclista deve percorrere Corso Verona solo in un senso). “Non condividiamo infine le priorità che l’Assessore ha precisato, tra cui il sottopassaggio della statale nei pressi dello stadio in quanto non è prioritaria. Per questo riteniamo che per la destinazione dei “consitenti finanziamenti” stanziati sui prossimi anni per le ciclabili dall’amministrazione comunale, debba essere avviato, fin da subito, un processo partecipato con i cittadini sui temi della mobilità urbana”.

 

Nel frattempo e in attesa della realizzazione delle ciclabili promesse dall’Assessore Azzolini, gli organizzatori propongono interventi a “costo zero”: limite di velocità ridotto e controllato per le vie dell’area centro di Rovereto (in particolare tutto Corso Rosmini, Corso Bettini e Corso Verona). Interventi a costo zero che darebbero modo ai cittadini di muoversi in bicicletta con più sicurezza.

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2 Comments

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